Da così a cosà

Pubblicato il 17-12-2013

di Redazione Sermig

guarda il video Un incontro con i ragazzi dell’oratorio di Lallio.

Quando ero piccola mi ricordo che una mia zia mentre stava chiacchierando con la mamma, aveva usato la parola “d’altronde” e io, non capendo, le avevo chiesto cosa volesse dire. Me l’aveva spiegata in questo modo: “D’altronde se è così, è così, non ci puoi fare molto”.
Avevo sei anni, ma non so perché quella risposta non me la sono più scordata. Forse perché non mi è mai piaciuta.

Oggi, sedici anni dopo, vado in giro ad “annunciare” l’esatto opposto: se una cosa è così, si può cambiare, può diventare cosà! È per questo che come gruppo Sermig abbiamo iniziato a incontrare i giovani del nostro territorio: se una zia vi insegna “il d’altronde”, non credetele, perché noi giovani siamo il futuro dell’umanità e come andrà il mondo lo possiamo decidere noi! Possiamo decidere di restituire il nostro tempo, i nostri studi, la nostra intelligenza agli altri, per costruire un mondo più giusto. Possiamo decidere di essere amici sinceri fra di noi, di impegnarci per rispettarci e volerci bene.

Con una sessantina di ragazzi dell’oratorio di Lallio, domenica 10 novembre, abbiamo cercato di fare questo ragionamento. Siamo partiti dalle grandi piaghe del mondo, per arrivare a parlare di noi, di come stiamo in classe, del modo in cui far fruttare quello che studiamo.
E io dove sono?: questa è la domanda che insieme ci siamo posti. Le brutte notizie affollano le strade del mondo, le ingiustizie, inutile negarlo, ci sono, ma quello che ci dobbiamo chiedere è: e io dove sono? Di fronte a tutto questo, cosa posso fare?

È stato un ribaltamento di prospettiva: il dito che di solito puntiamo verso i grandi della terra, l’abbiamo capovolto verso noi stessi. Allora per dare concretezza a tutto questo, ci incontreremo di nuovo con gli amici di Lallio per smistare vestiti e inscatolare farmaci, destinati ai più poveri. Forse lavoreremo insieme anche la prossima primavera, per la raccolta di alimenti e materiale igienico-sanitario tra le case dei nostri compaesani.
Perché ognuno di noi può trasformare il così in cosà!

Silvia del Gruppo Sermig di Bonate

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