Eremo, i lavori avanzano

Pubblicato il 30-04-2013

di Redazione Sermig

Comincia a delinearsi l’aspetto della casa che ospiterà ragazzi diversamente abili, giovani e sperimentazione di coltivazioni tipiche in ambiente boschivo. “Un segnale di speranza in un momento di crisi”. Come lo ha definito Ernesto Olivero, fondatore del Sermig.

Dopo quasi cinque anni impiegati a progettare dal punto di vista architettonico, impiantistico, energetico e strutturale, l’arrivo dei permessi ha consentito di dare avvio ai lavori di restauro e nuova costruzione della Torre dell’Eremo. Come in tutte le imprese, l’inizio non è stato facile: ha richiesto pazienza, perseveranza e l’apporto determinante degli architetti Luigi Zenatti e Alberto Olivero.

Nel mese di ottobre 2011 finalmente siamo entrati con scavatori e camion ed abbiamo iniziato a scavare le fondazioni delle nuove due ali che andranno ad affiancare la parte vecchia dove spicca una torre circolare che caratterizza l’intera struttura.

Nell’ala vecchia, parallelamente agli scavi abbiamo iniziato una serie di opere di rinforzo strutturale: sotto-murazioni, rifacimento delle travi dei solai con iniezioni di resine per far ancorare i vecchi muri in mattoni pieni e pietre alle nuove parti in cemento armato. Al momento siamo arrivati al tetto che sarà in legno con parti anche a vista.

La parte ristrutturata e le due nuove ali formeranno una struttura a ferro di cavallo con una corte interna e protetta dove si potranno sviluppare delle attività.
Intanto i lavori avanzano a ritmo serrato: la struttura in cemento armato è quasi terminata (tra l’altro dopo le notizie arrivate dall’Emilia siamo contenti di aver fatto una struttura anti sismica).
Ad oggi ci sono stati interamente donati i mattoni per tutte le murature, i coppi per le coperture dei tetti, i blocchi da solaio e le professionalità di tutti i progettisti.

Sandro Olivero



Info
Ernesto Olivero spiega il progetto
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