La prima di "Shlomo"

Pubblicato il 16-03-2013

di Redazione Sermig

Sala gremita all’Arsenale della Pace per la prima di “Shlomo. La terra perduta”, il film inchiesta realizzato dai giornalisti Matteo Spicuglia e Stefano Rogliatti.

Il film è un viaggio nel sud est della Turchia, al confine con la Siria dilaniata dalla guerra civile. Un viaggio tra deserto e villaggi abbandonati dal popolo che per secoli ha abitato questa terra, i cristiani Aramei. “Shlomo” è il loro saluto di pace.
Il saluto di un popolo che parla ancora la lingua di Gesù e tra mille difficoltà cerca di trasmetterla ai pochi bambini rimasti. I loro nonni hanno dovuto emigrare un po’ in tutto il mondo, lasciando alle spalle terre bruciate, case distrutte.
Agli inizi del ‘900, gli aramei erano oltre 500mila, oggi ne sono rimasti appena 2500.
Un viaggio sulle alture di Tur Abdin, letteralmente “la montagna dei servitori di Dio”, culla di antichissimi monasteri dove la preghiera unisce cielo e terra.
Ora i monaci si contano sulle dita di una mano, a baluardo di una fede con non vuole, che non può morire.
Come la speranza, che traspare dalle interviste con gli aramei rimasti, giovani e anziani, dalle parole degli esuli che hanno scelto di tornare, nonostante tutto e tutti.

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