Premio “Dino Felici” ad Ernesto Olivero

Pubblicato il 17-09-2013

di Redazione Sermig

In un’affollatissima piazza Menconi a Marina di Carrara, il 31 luglio scorso è stato consegnato ad Ernesto Olivero il premio “Dino Felici”.
La storia del premio è particolare, come particolare è stata la vita di Dino Felici. Proveniente da una generazione di scultori e scultore egli stesso per oltre 50 anni, Dino Felici è stato un artista conosciuto in tutto il mondo. Una vita intensa, stroncata prematuramente a causa della Sla… Ora la sua opera continua grazie alla famiglia, particolarmente al figlio Mirco. E’ stato proprio Mirco Felici a scegliere il fondatore del Sermig come destinatario del premio intitolato al padre. I motivi della scelta sono nella lettera che ci ha inviato:

“Mi chiamo Mirco Felici, sono di Carrara. Da undici anni, su richiesta del nostro Comune e della Pro Loco viene ricordata la figura di mio padre Dino Felici, scomparso nel 2002 a causa della SLA, con l'assegnazione di un Premio che porta il suo nome.
Mio padre era uno scultore piuttosto noto non solo a Carrara ma in tutto il mondo per le sue opere. Era un artigiano che si è fatto tutto da solo, anche se proveniva da una famiglia di scultori. Ha scolpito prevalentemente arte sacra ed elementi di architettura per committenti dei cinque continenti.

Oggi, forse, papà viene ricordato specialmente per le tre statue in marmo che si trovano a Medjugorje. Una è posta sul sagrato della chiesa, ed è diventata uno dei simboli del santuario... Venne collocata nel 1986, gliela commissionarono due genitori svizzeri in ringraziamento per la guarigione del figlio. La seconda fu posta sul monte delle apparizioni nel 2001, ed infine la terra é nella cappella privata di una delle veggenti. Papà era un uomo di fede profonda, che vedeva il suo lavoro come un servizio spirituale alle persone.
Riguardo le statue della Regina della Pace, gli chiesero di far trasparire nella figura della Vergine contemporaneamente il mistero della piena di Grazie e la tenerezza della Madre. A noi figli, resta il rammarico che egli non abbia potuto andare a rivederle sul luogo dopo la prima volta, a causa dell’insorgere della malattia…

Negli ultimi anni abbiamo colto l'occasione di questo appuntamento per dare evidenza e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche legate alla SLA, conferendo il Premio ad esponenti che si sono impegnati nella ricerca, nella raccolta fondi e quali testimonial per sconfiggere questa terribile malattia. Così a Carrara sono venuti con piacere tra gli altri Gigi Buffon, Tilde Corsi, Ron, Mario Melazzini, Massimo Mauro, Stefano Borgonovo. Quest'anno, invece, in un periodo difficile a tutti i livelli, economici e sociali, siamo felici di poterlo assegnare ad una persona che ha fatto dell'impegno concreto verso uomini e giovani di tutto il mondo la propria missione, quale è Ernesto Olivero…”.

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