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Renzo Agasso                                                      Gian Mario Ricciardi
           PEOPLE                                                            TODAY




           INVICTUS                     un gesto e la moltitudine nera   MASCHERE
                                        avrebbe  travolto  la  minoranza
                                        bianca, sarebbe scoppiato l’in-
               i  vorrebbe  un  Mandela.   ferno, la più atroce delle ven-     i sono maschere che sopravvivo-
               Anzi, più d’uno. In tutti   dette.  Ma Mandela ha sorriso,      no anche al carnevale: le nostre.
          Cgli angoli di mondo dove     guidando quindi la sua gente           E, anch’esse, almeno in parte sono
           l’odio  provoca  guerra,  guerra   sulla via della pacificazione e   conseguenza feroce del Covid
           civile, guerriglia, terrorismo,   della riconciliazione, fermando  CTutti abbiamo imparato a mentire
           violenza con e senza aggettivi.   i violenti, costruendo un Paese   di più e meglio.
           Ucraina, certo, ma non solo.   di uguali, bianchi e neri insie-
           Troppa umanità vive (muore)   me, un Paese arcobaleno. L’han-  Le lunghe ore di silenzio e di so-
           nel terrore delle bombe, dei   no eletto Presidente, ha vinto il   litudine che  non c’erano imposte  da
           missili e di tutte le sofisticherie   Nobel per la pace.    almeno un secolo, ci hanno, almeno in
           belliche più infernali concepite                            parte offuscato lo sguardo. Sorridiamo:
           dalla mente umana.           In carcere lo sosteneva una po-  per dimostrare che stiamo bene. Abbia-
                                        esia, continuamente recitata,   mo imparato in quelle settimane nelle
           Si combatte per motivi econo-  dal titolo Invictus:         quali (qualcuno l’ha dimenticato?) non si
           mici – petrolio e ricchezze del   Dal profondo della notte   poteva andare oltre i 200 metri dalla pro-
           sottosuolo – ma pure per con-  che mi ricopre               pria abitazione. Quel divieto ci è rimasto
           fini, pezzi di terra e di deserto,   Nera come la fossa     “dentro” e non va via.
           bracci di mare. E per lotte triba-  da un polo all’altro
           li, etniche, religiose o presunte   Ringrazio gli dei       È ora dell’indifferenza: un altro regalo
           tali. E quando finisce, restano   qualunque essi siano      della pandemia. Porte sbarrate, luci spente,
           cimiteri che chiamano pace.  Per la mia anima indomabile.   anziani che chiedono aiuto, bambini travol-
                                        Nella stretta morsa            ti dalla vita incipiente, coppie abbandonate,
           Ci vorrebbe un Mandela. Per-  delle avversità               persone annientate da malattie e disgrazie
           ché Nelson Mandela ha rifiutato   Non mi sono tirato indietro   economiche: nulla riesce a forare la corti-
           la logica della guerra, sceglien-  né ho gridato.           na, la corteccia, l’armatura che, a volte in-
           do la pace. Viveva nel Sudafrica   Sotto i colpi d’ascia della sorte  consapevolmente, ci è cresciuta e fortificata
           dell’apartheid, la separazione   Il mio capo è sanguinante,   intorno a noi. Ma la paura e l’ansia per il
           tra bianchi (pochi potenti ric-  ma indomito.               futuro che da tre anni ci attanagliano sono
           chi) e neri (molti deboli pove-  Oltre questo luogo di collera   più forti.
           ri). Ha chiesto giustizia e ugua-  e lacrime
           glianza. L’hanno imprigionato e   Incombe soltanto l’orrore   A qualcuno (pochi stando alle statisti-
           isolato. Per ventisette anni.  delle ombre.                 che!) ha regalato un tuffo nel mistero, nella
           L’11 febbraio 1990 sono sta-  Eppure la minaccia degli anni  fede, nella solidarietà. Ad altri (molti!) ha
           ti costretti a liberarlo; il vento   Mi trova, e mi troverà,   portato una stretta nelle relazioni sociali,
           era cambiato, il mondo non   senza paura.                   nei rapporti con le persone. È un processo
           sopportava più l’apartheid su-  Non importa quanto stretto sia il   pericolosissimo per tutti: porta alla perdi-
           dafricana. Quel giorno, Nelson   passaggio,                 ta delle radici, delle caratteristiche di una
           Mandela è uscito dalla galera,   Quanto piena di castighi la vita  società e della memoria del passato. Mi
           atteso, osannato, portato in   Io sono il padrone del mio destino:  sembra di cogliere, nell’effluvio controver-
           trionfo. Aveva il Sudafrica nel-  Io sono il capitano       so delle immagini che ci arrivano in casa,
           le mani. L’eroe che non aveva   della mia anima.            tante isole che possono rischiare di essere
           ceduto, la guida, il capo di un                             sommerse dalla solitudine. Le chiese sono
           popolo intero, pronto a seguir-  Ci vorrebbe un Mandela.    sempre più vuote. Perché? Gli incontri cul-
           lo, ovunque lui volesse portarlo.  Anzi, più d’uno. Non c’è, non ci   turali, quelli che danno prospettiva alla
           Bastava un cenno, una parola,   sono.◾                      vita anche. Perché?

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