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Gabriella Delpero
           PSICHE



           TROPPO



           Irrequietezza e deficit di attenzione nei più piccoli.                Sono innumerevoli
           Ecco cosa possiamo fare                                               gli insegnanti che
                                                                                 lamentano di avere
                                                                                 in classe alunni sani
                a  quantità  enorme  di infor-  curo orientamento temporale per cui
                mazioni che quotidianamen-  ieri,  una  settimana  fa,  l’anno  scorso   e intelligenti, vivaci e
                te giunge alle nostre menti   o l’infanzia della nonna sembrano   curiosi, ma incapaci di
                con l’ausilio della rete e inon-  nell’insieme collocarsi in un’epoca
          Lda letteralmente le nostre       indistinta e confusamente lontana.   concentrarsi, seguire una
           vite è così pressante da non lasciare   Per tutti diventa sempre più faticoso   spiegazione, ragionare
           spazio al ragionamento e alla rifles-  vivere con consapevolezza il tempo   con calma su un concetto
           sione. Ogni giorno riceviamo infat-  presente, caratterizzato da un susse-
           ti migliaia di notizie (e centinaia di   guirsi di rapidi frammenti. Ma quel   per riuscire
           fake news!) che provengono da ogni   che è più preoccupante è il fatto che   ad applicarlo nella
           parte del globo terrestre e non fac-  il continuo flusso di stimoli in entra-
           ciamo in tempo a “metabolizzarle”   ta pare abbia il potere di “invadere” e   risoluzione di un
           a sufficienza perché dobbiamo al   tiranneggiare la nostra mente e quella   problema
           più presto archiviarle per far posto a   dei nostri piccoli, sovraccaricandola e
           quelle successive.               quindi mettendola temporaneamente
                                            fuori uso, proprio come succede a un   tuante, il mal di testa, la secchezza
           Il rischio è quindi che si tratti   motore “ingolfato”.           oculare), a quelli legati alla postura
           in  molti  casi  di  una  pioggia  di                             errata e soprattutto a quelli psico-
           dati inutili, che scorrono dentro   Forse è possibile che anche da   logici e cognitivi (dai problemi di
           di noi senza lasciare traccia. O forse   qui derivino l’irrequietezza e   attenzione all’alterazione del sonno,
           lasciano una traccia troppo sfuocata   l’instabilità, il deficit di attenzio-  dai problemi di memoria all’esposi-
           e leggera, che ci dà l’illusione di aver   ne e l’ipereccitabilità così diffuse tra   zione gratuita e traumatica a scene di
           imparato o capito qualcosa di nuovo,   i bambini delle nostre scuole. Sono   violenza di ogni tipo).
           ma in realtà si aggiunge semplice-  ormai  innumerevoli gli insegnan-
           mente alla somma di tutte le tracce   ti che lamentano di avere in classe   Insomma, troppe informazioni
           precedenti, non riuscendo a incidere   alunni indubbiamente sani e intelli-  o troppo tempo trascorso da-
           nel profondo. Inoltre, diventa sensa-  genti, vivaci e curiosi, ma assoluta-  vanti a uno schermo: il denomi-
           zione comune che il passato recente   mente incapaci di concentrarsi, se-  natore comune è il troppo, l’eccesso.
           sembri subito remoto, la memoria   guire una spiegazione, ragionare con   Ma come si fa a difendersi e difen-
           divenga inutile e il futuro non esista:   calma su  un  concetto per  riuscire   dere i nostri figli dal troppo? Credo
           pian piano si modifica in noi la con-  ad applicarlo nella risoluzione di un   occorrano spirito critico, responsa-
           cezione del tempo. Del resto un tem-  problema. Del resto sappiamo che   bilità e volontà. Cioè bisogna rico-
           po senza pause per riflettere e senza   – analogamente – anche il troppo   noscere il problema e saper riflet-
           “pensiero” è un tempo che non esiste.   tempo trascorso dai bambini davanti   tere sulle possibili soluzioni, essere
                                            agli schermi influisce notevolmente   convinti dell’urgenza di mettere in
           Alcuni studi ipotizzano che      sul loro sviluppo e sulla loro salute:   atto la soluzione prescelta e, infine,
           tutto ciò risulti particolar-    basta pensare ai problemi agli occhi   avere la capacità di darsi e dare delle
           mente fuorviante per i più giova-  e alla vista (tra cui la cosiddetta "Sin-  regole chiare e condivise e di rispet-
           ni e addirittura per i bambini: molti   drome da visione al computer", che   tarle. Tutt’altro che facile, lo so. Ma
           di essi mostrano in effetti al giorno   si manifesta con vari sintomi quali   la posta in gioco è troppo alta per
           d’oggi difficoltà nell’acquisire un si-  la stanchezza oculare, la visione flut-  rinunciare… ■

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