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Corrado Avagnina
QUARTA PAGINA
STIAMO ATTENTI! a una sobrietà che riscriva un po’ la d’acqua” sono state chiamate le sorti
mappa del superfluo, dello spreco, dei dispersi tra le onde. Mancano vie
delle diseguaglianze. Il segno delle ce- legali per l’emigrazione e per le ONG
neri sulla fronte ha rilanciato un mes- si stanno inasprendo le procedure
saggio forte dal sapore evangelico, ma dei soccorsi. Brutti momenti per chi
ono giorni che non consen- che è anche umanamente condivisibi- cerca dignità oltre il mare. Vengono
tono distrazioni. Anzitutto le. Mai come oggi c’è da andare “al di prima i confini che non le persone.
la catastrofe del terremoto là delle cose”, per riprendere il filo di Una stortura inaccettabile.
in Turchia e Siria che si è un senso pieno all’esistenza, voltando
Sscatenato in un attimo tre- pagina là dove è necessario e urgen- E ancora c’è la guerra che ha
mendo in luoghi che da anni su- te. Ritrovando gesti controcorrente compiuto l’anno di vittime, ma-
biscono tensioni, conflitti, scontri. come il perdono, la trasparenza, l’au- cerie, odi, lacrime, distruzioni… C’è
Una tragedia di proporzioni immani tenticità. Insomma abbiamo bisogno da essere attenti e vigilanti perché le
per il numero delle vittime, per le di un pit-stop serio, per riaggiustare dinamiche guerresche e militari non
condizioni degli sfollati e dei feriti, la rotta e non finire e restare fuori del contagino i nostri approcci anche
per la distruzione di intere città e di seminato. mentali. Le guerre vanno disinne-
tanti paesi. Cifre spaventose, da cui scate, al più presto e con uno sforzo
lasciarsi… investire per pregarci su, E poi la tragedia degli ulti- congiunto e convinto. Oggi i varchi
per ripensare alla fragilità del piane- mi che finiscono sul fondo del per le trattative a partire da un cessa-
ta Terra, per venirne coinvolti in una mare, annegati, nell’avventura di te il fuoco sembrano tutti chiusi. Ma
solidarietà concreta, per mettere da attraversare il braccio di mare che i “costruttori di pace” non possono
parte banalità e insulsaggini. separa il Nord-Africa dalle coste essere emarginati. È invece il mo-
europee – che sono poi soprattutto mento di invocare passi diversi, al-
C’è il cammino quaresimale in coste italiane – su rotte che dovreb- ternativi, controcorrente. Papa Fran-
cui siamo immersi, da credenti che bero essere di speranza, ma che sono cesco dice spesso che occorre avere
non si tirano indietro per far spazio in realtà un abisso mortale. “Tombe il «coraggio di aprire vie di pace». ◾
Andrea Go
KM ORZATA CON LATTE
È da po' di anni che, come molti altri genitori prima di me, sono intrappolato in una dimen-
sione spazio-temporale dove non faccio altro che portare i miei figli da qualche parte. Potrei iniziare molte
discussioni filosofiche, ma la prima che mi viene è che da anni sogno un mondo dove non bisogna per forza
fare qualcosa o andare da questa parte. Quando ero piccolo, una volta tornato da scuola e svolto i miei do-
veri – che nei miei ricordi sono uno sproposito di cornicette – non mi restava altro che andare nel cortile
dei miei cuginetti e concludere la mia giornata arrampicandomi sugli alberi, giocando a calcio e/o girando
in bicicletta. Oggi no e – al di là del fatto che i miei figli non fanno più le cornicette e non capisco perché
– hanno uno sproposito di compiti e devono anche andare agli allenamenti, al corso d'inglese oppure agli
scout o da qualche altra parte che ora non ricordo. Ovviamente tutte queste belle cose, in orari e luoghi dif-
ferenti. Il mio sogno era quello di un modo di vivere diverso... ma purtroppo non è possibile, perché se non
ti adegui al sistema i tuoi figli si sentiranno diversi dagli altri e in qualche modo ti odieranno. Mio nonno
mi diceva sempre che in un mondo di intelligenti un cretino è destinato a restare solo a meno che non si
finga intelligente. Allora provo a fingermi intelligente e penso che abbiamo troppo e facciamo troppe cose e
che questa è la nostra povertà, ma penso anche che, della nostra vita, molte cose non le possiamo scegliere
se non una: ed è il poter elaborare le cose da una prospettiva diversa. Nel mio caso si traduce in un: «Che figo!!
Quanti km ho davanti a me per passare del tempo con i miei figli!». ◾
4 NUOVOPROGETTO MARZO 2023