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Edoardo Greppi
LE RAGIONI DEL DIRITTO
Dalla parte dell’umanità
La nascita del diritto internazionale umanitario
come risposta alle atrocità e ai crimini di guerra
ella comunità inter- guerra”, oggi “dei conflitti armati” si è battimento o ne rendono inevitabile
nazionale si constata sviluppato in due direzioni. In primo la morte». Il primo accordo per la
un’attenzione crescen- luogo, gli Stati hanno adottato con- protezione delle vittime è la conven-
te – e meritoria! – per venzioni multilaterali per regolamen- zione di Ginevra del 22 agosto 1864
la protezione dei diritti tare l’esercizio della violenza bellica, «per il miglioramento della sorte dei
Numani. Essa trova ori- per porre limiti alla condotta delle militari feriti» nella guerra terrestre,
gine negli strumenti normativi adot- ostilità, per vietare determinati mezzi stipulata in esito a una conferenza
tati dopo la tragedia della Seconda e metodi di guerra, per bandire alcuni diplomatica che aveva visto protago-
guerra mondiale. tipi di armi. In secondo luogo, hanno nista lo svizzero Henry Dunant, fon-
adottato altre convenzioni volte alla datore del Comitato internazionale
Vi è tuttavia un altro ambito protezione delle vittime della guerra, della Croce Rossa, che era rimasto
del diritto internazionale che feriti, malati, naufraghi, prigionieri di colpito dalla tragedia del campo di
prende in considerazione la prote- guerra e civili. battaglia di Solferino (1859).
zione della persona umana, ma in
una prospettiva diversa. Si tratta del Già in epoca remota si erano Da queste prime iniziative degli
diritto internazionale umanitario, il sviluppate norme consuetu- anni ’60 dell’Ottocento è partito
diritto dei conflitti armati. Lo “jus in dinarie per porre temperamenta il cammino che ha condotto alla sti-
bello”, il diritto “nella guerra” è molto belli (così scriveva Ugo Grozio nel pulazione delle convenzioni dell’Aja
antico e ha prodotto numerose nor- 1625), per attenuare la brutalità del- del 1899 e del 1907 e di quelle di Gi-
me finalizzate a rafforzare la consape- la guerra, ma è soprattutto a partire nevra del 1906, del 1929 e, soprattut-
volezza che la guerra è violenza, ma dalla seconda metà dell’Ottocento to, del 12 agosto 1949 (relative ai fe-
questa non può essere senza limiti. che la comunità internazionale ha riti, malati e naufraghi, ai prigionieri
Il diritto internazionale “bellico”, “di intrapreso un significativo percorso di guerra e alla popolazione civile),
di elaborazione di norme precise, completate dai protocolli aggiuntivi
codificate in appositi trattati. Il pri- del 1977 sulla protezione delle vitti-
mo accordo per limitare la violenza me dei conflitti armati internazionali
Il primo accordo per la bellica è la dichiarazione di San Pie- e non-internazionali. A queste si sono
protezione delle vittime è troburgo del 1868, che vieta i proiet- aggiunte numerose convenzioni che
la conven zione di Ginevra tili esplosivi di peso inferiore a 400 vietano determinate armi (da quelle
grammi perché sono armi che cau-
chimiche e batteriologiche alle mine
del 22 agosto 1864 stipulata sano «sofferenze non necessarie», anti-persona e alle munizioni a grap-
dopo una conferenza e sono quindi «contrarie alle leggi polo) o che introducono divieti preci-
dell’umanità». Si afferma che il solo
si, come gli accordi per la protezione
diplomatica che aveva visto scopo legittimo della guerra è «inde- dei beni culturali nei conflitti armati.
protago nista lo svizzero bolire le forze militari del nemico» e Il cospicuo corpus normativo
per fare questo «è sufficiente mettere
Henry Dunant, fon datore fuori combattimento il maggior nu- delle ormai numerose conven-
del Comitato internazionale mero possibile» di soldati, e che si va zioni di diritto internazionale
della Croce Rossa al di là dello scopo se si usano armi dei conflitti armati – che ormai
chiamiamo “diritto internazionale
che «aggravano inutilmente le soffe-
renze degli uomini messi fuori com- umanitario” – ha portato al conso-
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NUOVOPROGETTO MARZO 2023