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Claudio Monge
LEVANTE
Medio Oriente le, è una necessità non più rinviabi-
le. Insomma, sostenere i palestinesi
senza negare il diritto all’esistenza di
in salsa turca Israele. A cent’anni dalla nascita della
Repubblica sulle ceneri dell’Impero
ottomano, la Turchia non è evidente-
mente più una repubblica laica e ke-
I riflessi della guerra sulla Turchia, malista e l’attuale regime è costruito
a cento anni dalla nascita della Repubblica sulla propria versione di lotta di civil-
tà contro l’Occidente, prima di tutto
come reazione ai ripetuti schiaffi rice-
vuti dalla non politica europea, carica
S mas del 7 ottobre scorso almeno da quando Erdoğan abban- accordi contingenti di interesse, come
conflitto Israelo-Palestinese,
e l’orribile attacco di Ha-
di promesse mai mantenute (salvo
sembrerebbe aver colto
donò il palco dopo uno scambio di
quello sulla gestione dei migranti, tra
battute furiose con il presidente isra-
l’altro in totale contraddizione con
di sorpresa i mitici ser-
eliano Shimon Peres, durante una
vizi segreti israeliani, ha
sbandierati “valori democratici”, a ge-
certamente, più com-
nomic Forum di Davos del 2009 (a
prensibilmente, sorpreso la leader- tavola rotonda su Gaza al World Eco- ometria variabile).
ship turca. Ecco perché il presidente, dispetto del fatto, lo ricordiamo a chi Ma se nella Turchia attuale si
tradizionalmente molto rapido nelle fosse sfuggito, che Israele è sempre afferma una visione islamica
sue prese di posizione sugli eventi in- stato un alleato strategico di Ankara). della società che ha a cuore, tra
ternazionali, ha per diversi giorni inu- Almeno inizialmente, il presidente l’altro, la causa palestinese, bisogna
sualmente taciuto sulla nuova crisi. turco si è limitato a ribadire che la diffidare di amalgami impropri, tipo
realizzazione di uno Stato palestinese i paragoni con l’Iran (gli stessi isla-
L’attuale leadership ha sempre indipendente e geograficamente inte- misti turchi intransigenti contesta-
tenuto una posizione piutto- grato sulla base dei confini del 1967, no la vicinanza politica tra Hamas
sto chiara sulla questione del con Gerusalemme (Est) come capita- e Teheran). Interessante a questo ri-
guardo l’opinione dell’analista turco
Selim Koru, che evidenzia l’unicità
della collocazione della leadership
turca tra posizioni pro “status quo”
e “revisioniste”. Le prime sono quelle
difese dai Paesi occidentali e dei loro
alleati che dettano le regole dell’”or-
dine liberale internazionale” e degli
interessi economici globali. Sul ver-
sante revisionista, ci sono le potenze
nazionaliste/civilizzatrici come Rus-
sia, Cina e Iran, Paesi che lamenta-
no la loro assenza quando le regole
furono stabilite. Vogliono un posto
più importante negli affari mondiali
e pensano sempre più che il modo
per ottenerlo sia un qualche tipo di
Şanlıurfa (Turchia), piscina di Abramo confronto violento. E la Turchia?
14 NUOVOPROGETTO NOVEMBRE 2023
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