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Agnese Picco                                            Roberto Lerda
           ARCHAEOLOGY                                             ITALIE


           L’ULTIMA                                                FONDAZIONE PUDENS

           DIMORA                                                      udente, patrizio romano, era un ricco im-
                                                                       prenditore del I° secolo d.C., uno dei primi
                   na tomba risalen-                              Pnobili romani a convertirsi al cristianesimo,
                   te a 2.300 anni fa   vano in dote, ritrovamenti   una fede all’inizio fortemente sentita dagli ultimi
                   potrebbe apparte-  di questo tipo sono molto    come un’occasione di riscatto.
                   nere, secondo gli   rari nel mondo ellenico e
          Uarcheologi,              se ne conoscono solamente      La Fondazione che porta il suo nome nasce
           a una cortigiana al seguito   altri due provenienti da   come idea lungo il Cammino di Santiago nel
           dell’esercito di Alessandro   Israele. Le scatole in metallo   luglio 2019 e poi diventa un fatto nell’ottobre 2020,
           Magno                    che contenevano gli specchi    grazie ad Antonella Graziano, ora presidente, e tan-
                                    veri e propri erano spes-      ti collaboratori. «Sentivamo una irrefrenabile voglia
           Questa interpretazio-    so decorate con elaborati      di fare qualcosa per gli altri, senza capire bene quan-
           ne, proposta dagli archeo-  disegni, mentre questa è a   do, cosa e come farla. Siamo nati in piena pandemia
           logi Guy Stiebel e Liat Oz,   cerchi concentrici. La forma   e l’obiettivo da subito è stato quello di supportare la
           si basa su una serie di os-  fa comunque pensare a una   fornitura dei pasti in un momento molto difficile,
           servazioni. Innanzi tutto il   provenienza greca della   quando la crisi economica – aggravata dal Covid –
           corpo è stato cremato e suc-  donna. I chiodi invece, nel   aveva iniziato a generare molta più povertà».
           cessivamente sepolto in una   mondo greco-romano come
           tomba a camera sulla strada   nel mondo ebraico, veni-  Ogni anno, in collaborazione con la Ca-
           che porta da Gerusalemme   vano spesso deposti nelle    ritas diocesana torinese, vengono distribuiti
           a Hebron. La sepoltura   tombe come protezione          14.000 pasti a persone in difficoltà, ma l’attività
           si trova lontano da ogni   contro il male.              della Fondazione non si limita a questo: grazie al
           centro abitato o insedia-  Tutti questi elementi, una   team formato da un sacerdote, un avvocato, una
           mento a oggi noto. Inoltre   giovane donna di origi-    psicoterapeuta e altre persone di buona volontà,
           la tomba non è un semplice   ni greche in possesso di   si analizzano le necessità e si cerca di realizzare
           buco nel terreno, ma è   un bene prezioso sepolta       progetti. Uno degli ultimi si chiama Toomulto ed
           costituita da una camera di   in una tomba elaborata    è legato all’arte. Racconta Antonella: «Siamo ap-
           accesso e una più interna   lungo una strada lontana da   passionati d’arte e collezionisti; negli ultimi anni ci
           che conteneva la sepoltura   città e insediamenti, fanno   siamo appassionati anche alla street art che è molto
           vera e propria, entrambe   pensare a una Hetaira, le    comunicativa e attrae le persone su temi importan-
           intonacate. L’ingresso delle   colte e istruite cortigiane del   ti. Toomulto è un progetto destinato a raccogliere i
           camere era sigillato da una   mondo greco che, secondo   fondi necessari per la fornitura dei pasti alle perso-
           grossa pietra cementata   le fonti, accompagnavano      ne bisognose ed è stato realizzato in collaborazione
           con bitume proveniente   i generali dell’esercito di    con 13 street artist, da cui sono nate 14 opere, che
           dal Mar Morto. L’analisi   Alessandro Magno.            esponiamo periodicamente in alcune mostre».
           antropologica ha stabilito
           che i resti appartenevano a   «Alessandro di Mace-      Recentemente Antonella (e la sua Fonda-
           una giovane donna, tra i 20   donia fu addirittura      zione) è stata insignita dell’onorificenza di Cava-
           e i 30 anni.             criticato», dice Stiebel,      liere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italia-
                                    «per aver investito non        na per il suo impegno ad assicurare alle persone e
           La cosa più interes-     nelle tombe dei soldati        alle famiglie in difficoltà sostegno e sostentamen-
           sante, però, sono gli    greci caduti nella guerra      to anche attraverso opportunità formative per i
           oggetti che aveva con sé,   contro la Persia, ma per le   giovani. Pensa in grande, agisci in piccolo,  come
           e in particolare lo specchio   sue cortigiane sulla strada   recita un loro motto: così persone semplici fanno
           di bronzo. Nonostante fosse   principale. Forse possiamo,   cose piccole che unite possono diventare grandi.
           un oggetto personale di   con cautela, vedere una       E il nome di un cristiano di 2000 anni fa può tor-
           pregio che le donne riceve-  correlazione qui». ◾       nare a dare vita a tanti. Oggi. ◾

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