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Chiara Dal Corso
           UOVA & COLORI

                                                                             Rappresentate insieme, Parasceve e
           PARASCEVE E ANASTASIA                                             Anastasia diventano figure di pro-
                                                                             fondo significato cristologico: sim-
           La santità di tutti i giorni                                      boli  della  passione e della risurre-
                                                                             zione di Gesù.

                   uesta raffinata icona russa   (Roma), dopo la morte del marito si   A parte il rosso che ha valore
                   della scuola di Novgorod,   reca a Sirmio, attuale Serbia, ad aiu-  vitale in se stesso, le loro vesti
                   rappresenta due sante    tare i cristiani perseguitati, e curare   sono così luminose e cristalline per-
                   martiri tra loro contem-  quelli in carcere. Per questo viene   ché vogliono indicare quanto le loro
          Qporanee ma che non si            raffigurata con una boccetta di un-  persone fossero attraversate, permea-
           sono conosciute. Uccise entrambe   guento in mano e soprannominata   te, dalla luce della grazia di Dio, la sola
           sotto  l’imperatore Diocleziano,  una   “Farmacolìtria” (Guaritrice dai vele-  che può donare il vero amore, che dà
           nel 303 e l’altra nel 304. Vengono   ni). Muore bruciata viva il 25 dicem-  la fortezza nelle prove, il coraggio nel-
           spesso raffigurate e ricordate insie-  bre, dopo aver rifiutato di abiurare il   la fede, la costanza nel martirio.
           me, specialmente nella liturgia orto-  cristianesimo.
           dossa, a motivo dei loro nomi, che le                             Due sante venerate dai cristia-
           hanno rese, con il passare dei secoli,   Parasceve è sempre raffigu-  ni sin dal quinto secolo, che pur
           due figure simboliche.           rata con il velo bianco sulla    non conoscendosi, sono accomunate
                                            testa, simbolo di conversione e di   dal loro amore per Cristo, dalla loro
           Infatti “parasceve” in greco     castità, il maphorion rosso che le   storia, e dai loro nomi, che le han-
           significa “preparazione” e tro-  copre il capo, le spalle e le braccia,   no fatte diventare emblema (oggi
           viamo questo termine nel vangelo, al   colore del martirio, del suo sangue   specialmente per la Chiesa orienta-
           momento della deposizione di Gesù   versato unito al sangue di Cristo.   le) della santità popolare femminile,
           dalla croce (Gv 19,31). Indica quindi   Anastasia, di solito con il mapho-  della santità di tutti i giorni.
           il venerdì, giorno della Passione di   rion che tende al colore verde, in-
           nostro Signore. La tradizione narra   vocata come guaritrice, risanatrice,   Contemplando questa icona,
           infatti che lei nasce di venerdì e che   liberatrice dalla  prigionia. Ancora   allora, nonostante la sua scarna sem-
           «abbia co nosciuto la croce di Cristo»    oggi simbolo di unione tra il mon-  plicità, possiamo fermarci e chiedere
           con il suo martirio. Nasce probabil-  do cattolico e quello ortodosso per-  anche noi a Dio di poter essere attra-
           mente a Iconio, allora provincia ro-  ché venerata da entrambe le Chiese.   versati  dalla sua grazia,  di  renderci
           mana, da famiglia ricca, che                                       accoglienti al suo Spirito, che vuole
           le trasmette la fede cristiana,                                    donare anche a noi, ogni giorno, in
           e dopo la morte dei genitori,                                      ogni occasione, nei nostri piccoli
           utilizza la sua grande eredi-                                      o  grandi  martiri  quotidiani,  nelle
           tà per aiutare i poveri della                                      situazioni e relazioni che ci vanno
           città, servizio cui unisce la                                      strette e in cui, per responsabilità,
           testimonianza della sua fede                                       dobbiamo stare, proprio là dove
           e del suo amore per Cristo.                                        facciamo più fatica, vuole donare
           Questo  disturba  l’imperato-                                      anche a noi la grazia della pazienza,
           re, che la fa prima torturare                                      del dominio di noi stessi, del santo
           per costringerla ad abiurare                                       distacco per cercare sempre la verità
           e non ottenendo lo scopo la                                        più profonda, e l’amore, quello vero,
           condanna alla decapitazione.                                       quello che non dice mai basta, che si
                                                                              consuma fino alla fine, che ama non
           Anastasia  invece  deri-                                           per essere amato ma per amare colui
           va dalla parola greca                                              da cui veniamo, colui che già ci ama
           “risurrezione”,  e  quindi                                         di amore eterno e a cui tutti appar-
           è legata al giorno della Do-                                       teniamo, per ringraziarlo, e forse,
           menica. Di origini italiane                                        consolarlo anche un po’. ◾

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