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Claudio Monge
LEVANTE
Il gemito della terra no, che vi stava svernando dopo una
campagna militare. Ma tornando
alla cronaca di Matteo d’Edessa, nel
1114 un terremoto mostruoso colpì
le aree dell’attuale Turchia meridio-
nale e della Siria settentrionale.
Il terremoto in Turchia e Siria: Il racconto del monaco assu-
tanti precedenti, ma anche una grande me colorazioni apocalittiche
per descrivere ciò che si abbatté sulla
responsabilità da parte dell’uomo terra: «Sembrava il frastuono di un
esercito numeroso. Per la paura della
N le scosse peggiori sono iniziate le rilevazioni all’inizio zione si scosse e tremò come un mare
ella storia recente,
potenza del Signore Dio, tutta la crea-
araba e quella anatolica, da quando
del secolo scorso. L’ultimo terremo-
in Turchia, terra si-
agitato – scrive –. Tutte le pianure e
smica per antono-
le montagne risuonavano come il tin-
to di queste dimensioni si verificò
nel 1939 a Erzincan, a oltre 240km
tinnio del bronzo, si scuotevano, si
masia, si erano veri-
ficate lungo la faglia
ri in un uragano. Come una persona
Ma la storia antica ci racconta qual-
dell’Anatolia settentrionale, che at- a nord-est dell’epicentro di lunedì. muovevano e si agitavano come albe-
traversa il margine settentrionale del cos’altro, benché i dettagli si perdano malata da tempo, tutta la creazione
Paese e il Mar di Marmara, vicino a talvolta nella notte dei tempi. emetteva grida e gemiti perché, con
Istanbul (città che da sola è di gran grande timore, si aspettavano la loro
lunga più popolata delle dieci pro- Un certo Matteo, monaco arme- distruzione». L’attualità di queste pa-
vince del Sud colpite dai sismi del 6 no vissuto fra il sec. XI e il XII, role fa rabbrividire, al di là di quelli
febbraio scorso). Secondo gli esper- e morto nel 1144 durante l’assedio che sono i connotati della teodicea
ti, questa sarebbe la prima scossa di di Edessa (oggi Urfa) da parte dei cristiana del tempo (il presunto coin-
magnitudo superiore al 7 grado re- turchi, ci ha trasmesso una rozza ma volgimento diretto di Dio, alla cui on-
gistrata lungo il confine tra la placca interessante cronaca che riguarda nipotenza non può sfuggire un evento
le regioni orientali, tra il V e il XII così tremendo), in parte riscontrabile
secolo, che fu pubblicata in francese in quella islamica dei nostri giorni. In
nel Recueil des historiens des croisa- queste settimane, il gemito della ter-
des (I,1-3; 1869). Da questa prezio- ra è stato fisicamente anche quello di
sa testimonianza possiamo evincere migliaia di persone sepolte vive e mai
che le terre della Turchia meridio- raggiunte dai soccorritori, per un bi-
nale e della Siria, sede di alcune del- lancio di morti accertati, a oggi non
le più antiche civiltà dell’umanità, ancora definitivo, dalle proporzioni
hanno una lunga storia di terremoti, inimmaginabili in tempi antichi, per
che risale a migliaia di anni fa, ai re- la diversità delle costruzioni e per una
gni degli Ittiti e alle città-stato della diversa distribuzione demografica.
Mesopotamia. Già nel 115 d.C., un
terremoto di magnitudo 7,5, secon- Ma le lacrime, nel tempo, non
do stime retrodatate dei geologi, cambiano di intensità e amarez-
devastò l’antica metropoli di Antio- za. Tuttavia, l’apparente impotenza
chia (su cui sorge l’odierna Antakya, degli uomini in epoca di post-mo-
devastata nel recente sisma) e quasi dernità, porta a interrogarsi in
uccise l’imperatore romano Traia- modo diverso sulla presunta inelut-
14 NUOVOPROGETTO MARZO 2023
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