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ARSENALIVE LA CULLA episodi di madri che che tutela l’anonimato un consultorio. cui questa giovane
PER
donna ha condiviso
Da quando c’è la
abbandonano i propri
della donna. Il bam-
culla nessun bimbo è
bino dopo le prime
figli appena nati per
tutta la sua angoscia
LA VITA
strada o nei cassonetti.
cure viene affidato dai
nel non sentirsi in
stato ancora deposto.
Le motivazioni sono
grado di accudire il
servizi a una famiglia,
Chissà forse è anche
difficili da compren-
il risultato del lavoro
suo bambino. L’abbia-
in attesa dell’adotta-
dere e anche da inter-
svolgiamo. Negli anni servizi sociali dove le
cettare. Per questo nel bilità. di orientamento che mo accompagnata ai
2007 in collaborazio- La culla si trova infatti alcune donne hanno proposto un
n Italia dal duemila ne con il CAV abbiamo all’ingresso del hanno telefonato per sostegno per lei e la
c’è una legge che aperto una culla nostro poliam- informarsi sul suo possibilità di un affido
Igarantisce alle della vita. Non come bulatorio dove funzionamento. È temporaneo per il
donne che stanno alternativa al parto in quotidianamente stata occasione per bambino.
portando avanti una anonimato, ma come si svolge un attento agganciarle e spiega-
gravidanza indesi- ultima ratio per quelle lavoro di orientamen- re la possibilità più L’Arsenale della
derata, la possibilità donne che ignorano la to e di prevenzione tutelante del parto in Pace da sempre è
di lasciare il figlio in possibilità del parto in a favore di chi non anonimato. Ricordo la una culla della
ospedale mantenendo segretezza. Rappre- vive solo una povertà telefonata di una gio- vita perché la pace
vane donna magrebi-
l’anonimato. Obiettivo senta una via legale
materiale, ma spesso
non è solo assenza di
Simona Pagani Come noi assistenza sanitaria e disperati. Si tratta di Sono tante le donne culla avrebbe potuto vita, specialmente
na, voleva sapere se la guerra ma difesa della
anche culturale.
è offrire un’adeguata
per scongiurare gesti
giuridica alla donna e
accogliere anche il
quella più fragile. Vita
che si presentano per
una culla termica che
al bambino.
suo bambino di 6
la loro prima visita
che ha bisogno di es-
consente di lasciare
Nonostante questa
sere protetta, accudita,
quasi al termine della
mesi. La telefonata si
il bambino in un
luogo dove gli verrà
è trasformata in un
accompagnata, amata,
possibilità, ogni anno
gravidanza, senza
essere mai passate da incontro personale in
la cronaca riporta
rispettata. Sempre e
garantita assistenza e
scuola dove ballerine ucraine ARTE All’Accademia la routine dei 190 allievi
el cuore di Milano c’è una
(soprattutto ragazze) è serrata, si divide
Ne russe danzano insieme. CHE UNISCE tra allenamenti e lezioni ordinarie. «È
È l’Accademia Ucraina di Balletto, che una scelta di vita – spiega ancora Calvino
dall’inizio del conflitto in Ucraina è ritrovata a vivere dentro la metropolitana. Prina – C’è la fatica, ma anche tanti sogni
diventata anche una casa di accoglienza. «Scappa, vieni qui, ti accogliamo noi» le e desideri». L’ultimo spettacolo portato in
Fondata nel 2005 da Caterina Calvino scrive Calvino Prina. Detto, fatto. teatro, qualche mese fa, è stato Lo schiac-
Prina, propone una metodica di insegna- cianoci sulle musiche di Tchaikovsky,
mento, la Vaganova, che è comune a tutti Da quel momento a oggi, alla scuo- compositore russo. «Ci sono persone che
i Paesi ex-sovietici. Sin dalla sua nascita, la di Milano sono arrivate una ci criticano perché continuiamo a fare
gli insegnanti sono sempre stati italiani, ventina di altre ballerine ucraine, ballare su Tchaikovsky, ci dicono che
ucraini, russi, moldavi, con decine di tutte con il desiderio di danzare lontano non dovremmo perché è russo – con-
allievi e amici in diversi Paesi del mondo. dal conflitto. Alcune sono state ospiti dal- clude la direttrice – invece noi abbiamo
A febbraio del 2022, pochi giorni dopo le suore Marcelline, che con l’Accademia deciso di andare avanti. Tchaikovsky è
Chiara Vitali BENE DIFFUSO di Caterina Calvino Prina arrivano messag- altre in famiglie di Milano. A due anni dal bei balletti del repertorio classico e poi
l’inizio dell’aggressione russa, sul telefono di Balletto condividono propositi e spazi,
vissuto nell’Ottocento, ha scritto i più
gi e chiamate. È una sua amica che vive
loro arrivo, qualcuna è tornata in Ucraina
non è solo russo, è patrimonio comune
– «la distanza dalla famiglia era troppo
di tutta l’umanità». All’Accademia di
in Ucraina, Irina Skrypnik, anche lei balle-
rina. In quei momenti, il suo quartiere di
difficile», spiega Calvino Prina – qualcuna Balletto si impara questo: l’arte può
Kiev è appena stato bombardato e lei si è
54 NUOVOPROGETTO FEBBRAIO 2024 si è diplomata, qualcuna già lavora. unire, non dividere. ◾
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