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n questo magnifico affresco MADRE DI DIO
del XII secolo abbiamo una PANAGHIA PLATYTERA
raffigurazione di Maria Ma-
dre di Dio e di Gesù nel suo
I Igrembo, secondo l’antico
modello della Vergine del Segno,
che abbiamo già incontrato nel-
la Vergine Panaghia di Jaroslav,
molto probabilmente l’icona più
antica di questo modello (VI
secolo). Anche in questo caso
è rappresentata nella posizione
dell’orante, in piedi con le brac-
cia aperte e innalzate verso il cie-
lo (posizione che connota i fede-
li, coloro che pregano e adorano,
sin dall’arte paleocristiana delle
catacombe), con il cerchio sul
ventre in cui è raffigurato Gesù
fanciullo, benedicente.
però, se là siamo su una tavola
in uno sfondo oro, qui ci tro-
viamo nell’affresco all’interno
di una chiesa, su fondo blu, che
indica la vastità del cielo, del Affresco parietale della chiesa
paradiso. Lei, la Panaghia (ov- bizantina della Theotokos
vero “tutta santa”) prende qui, Panaghia, XII secolo,
oggi museo di icone bizantine,
quindi, anche il nome di Platyte- Città di Trikomo, (o Iskele),
ra, ovvero: più vasta del cielo. isola di Cipro.
Colei che genera e porta in sé il
Figlio di Dio, la tutta santa, tut-
ta pura, tutta bella, la piena di te: Maria è giovane, incinta e già della sua persona, attraverso cui
grazia, diventa Madre di Dio e assunta in cielo, già regina del infatti vive, traspare, e dona gra-
in quanto tale, Madre dell’Infi- cielo e della terra, e Gesù è pic- zie al mondo intero. Maria “con-
nito, Madre del Creatore, di Co- colo, è bambino ma è già nelle tiene” in sé Cristo, vive della stes-
lui che i cieli dei cieli non pos- vesti del Pantocrator, colui che sa sua vita, ma anche ne diventa
sono contenere. Allora lei stessa regge l’universo. “portatrice”. Infatti, come viene
diventa più vasta dei cieli, evidenziato anche dal cerchio in
lei diventa lo stesso paradi- maria nella sua posizione di ab- cui è Gesù (somigliantissimo ai
Chiara Dal Corso UOVA & COLORI giovane corpo. In questa cia aperte di gesù sulla croce) i suoi funzionari o gli ambascia-
bandono e di totale offerta di sé
medaglioni con l’effige dell’im-
so, infinitamente più estesa
peratore bizantino che portavano
della limitata fisicità del suo
(posizione che ricorda le brac-
tori nelle missioni ufficiali) lei
immagine iconografica di-
diventa anche modello per la
chiesa, lei che ospita Dio non ha anche il ruolo, la missione, di
venta infatti molto evidente
per trattenerlo per sé, ma per do-
portare Cristo a tutte le anime, a
la proiezione nell’eternità,
tutte le generazioni, a tutti i po-
fuori dello spazio e del tem-
narlo, per portarlo, per permet-
58 po, delle persone raffigura- tergli di “irradiarsi” dal centro poli e in tutti i tempi. ◾
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